Come Funziona Il Sinistro Con il Car Sharing

Come molti di voi sapranno, il car sharing è un servizio che permette di utilizzare un’auto su prenotazione (prelevandola e riportandola in un parcheggio) e pagando un corrispettivo in relazione all’utilizzo fatto.

Questo servizio viene utilizzato oggi in molte città italiane all’interno di politiche di mobilità sostenibile, con lo scopo di favorire il passaggio dal possesso del mezzo all’uso dello stesso in modo da consentire di rinunciare all’automobile privata ma non alla flessibilità delle proprie esigenze di mobilità.

Nei fatti, il car sharing offre due vantaggi rispetto all’uso tradizionale della propria auto: praticità (perché basta qualche clic sullo smartphone per trovare l’auto più vicina) e azzeramento dei costi fissi (bollo, assicurazione, benzina, manutenzione). Ma visto che si tratta di un’auto condivisa, cosa succede in caso di sinistro?

Stabilire le responsabilità di un incidente con un’auto condivisa non è ovviamente uguale a quello con un’auto di proprietà. A prescindere dalle dinamiche dell’incidente, bisognerà innanzitutto contattare l’assistenza clienti della società che fornisce il servizio. Descrivete ciò che è successo ricordando di indicare il luogo dell’incidente.

Nella maggior parte dei casi tutto si risolve con la constatazione amichevole (CID), anche se molte società di car sharing richiedono l’intervento delle Forze dell’Ordine perché venga appurata la meccanica del sinistro. Sarà il call center a fare chiarezza. Nel caso in cui non si riesca a trovare un accordo con l’altro automobilista, attendete l’intervento delle forze dell’ordine e non spostate i veicoli.

In seguito, la vostra copia del CID dovrà essere inviata o consegnata quanto prima alla società di car sharing, con allegato (se necessario) il verbale redatto dalle Forze dell’Ordine (se avete rinunciato alla constatazione amichevole, il verbale sarà indispensabile). Ricordate che se non invierete i documenti, vi addebiteranno i danni per intero!

Chi Paga?

Per decidere chi sarà tenuto a pagare i danni, tutto dipenderà dalla responsabilità dell’incidente e dalla compagnia di car sharing. La buona notizia è che non vi saranno ripercussioni sulla propria classe di merito assicurativa.

Quella cattiva invece è la franchigia. Se è vero che i danni saranno corrisposti dalla compagnia assicurativa incaricata dalla società di car sharing, questa potrà comunque applicare, in caso di colpa, una franchigia di diverse centinaia di Euro. Come se non bastasse, sempre la società assicurativa potrà in seguito rivalersi se le dinamiche dell’incidente riveleranno una vostra grave responsabilità (ad esempio guida in stato di ebrezza).

In Italia abbiamo due principali compagnie di car sharing: Car2go (controllata dal gruppo Daimler) ed Enjoy (controllata dal gruppo Eni). La prima compagnia applica una franchigia di 500 euro. Per quanto attiene invece le procedure da adottare, l’automobilista dovrà compilare la costatazione amichevole e inoltrarla a Car2Go entro 7 giorni. Oltre questo limite si corre il rischio di pagare integralmente i danni generati. Diverso il discorso con Enjoy.

La società non prevede una franchigia, anche se si riserva la possibilità di valutare le dinamiche dell’incidente. Ad ogni modo, il cliente dovrà rispettare le indicazioni fornite dall’operatore del servizio clienti Enjoy, pena l’applicazione di penali.

Risulta inoltre indispensabile l’invio del CID e gli eventuali verbali forniti dalle autorità competenti. Il discorso sulle multe è più semplice: chi commette l’infrazione paga! A questo proposito, vi sarà comunicata la contravvenzione con l’aggiunta delle spese di notifica, un aggravio che può arrivare fino a 50 Euro.

Ad ogni modo, con il car sharing l’automobilista avrà meno preoccupazioni: non si dovrà curare della manutenzione dell’auto e per guasti o forature basterà una chiamata al call center e saranno loro ad occuparsi di tutto.

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