Come Fare In Caso Di Sinistro Fantasma

L’aumento del premio assicurativo a causa di un sinistro mai avvenuto (sinistro “fantasma”) è una situazione strana ma che oggi è purtroppo molto diffusa in Italia.

Negli ultimi anni diverse associazioni di consumatori hanno denunciato molti casi di sinistri fantasma a cui l’Ivass, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni, sta cercando di porre rimedio.

Ma come difendersi e, soprattutto, come dimostrare che il sinistro non è mai avvenuto? Vediamo qualche consiglio utile.

Purtroppo, in caso di sinistro fantasma, l’assicurato si accorge del danno subito solo nel momento in cui gli viene inviato l’attestato di rischio. E quando l’assicurazione ha ormai pagato il danno! Il fenomeno ha raggiunto dimensioni preoccupanti in un’Italia in cui l’espediente è diventato consuetudine e certa “furbizia” tende a essere premiata!

Per arginare questo “sistema” servirebbero innanzitutto più controlli da parte delle compagnie assicurative, in primis accertarsi che il cliente abbia ricevuto la comunicazione di apertura pratica sinistri, oltre che fornire al bisogno tutte le informazioni necessarie.

Ma come difendersi se si è vittima di un sinistro fantasma? Ecco qualche suggerimento utile:

Contattare Subito La Compagnia

La prima cosa da fare è quella di contattare immediatamente la propria compagnia assicurativa (entro 30 giorni dalla comunicazione del “sinistro”) dando la vostra versione dei fatti.

Allo stesso tempo, spedite una raccomandata con ricevuta di ritorno sia alla vostra assicurazione che a quella del presunto “danneggiato”, con la quale vi dichiarate totalmente estraneo al sinistro.

Trovate dei Testimoni

Se possibile, assieme alla raccomandata cercate di allegare le versioni di eventuali testimoni comprensive della fotocopia della carta d’identità di ognuno di essi.

Non Fate Passare Troppo Tempo

Come detto prima, è necessario muoversi entro 30 giorni dall’avvenuta comunicazione del sinistro. Se non vi muoverete per tempo, scatterà il principio del “silenzio-assenso”, per cui l’assicurazione si sentirà autorizzata a procedere al risarcimento.

Eventuale Ricorso

La vostra compagnia è obbligata a darvi una risposta entro 45 giorni dalla data di ricezione della raccomandata. Se non lo fa, sarete autorizzati a rivolgervi all’Ivass.

In seguito l’istituto di vigilanza aprirà un fascicolo del caso e, se verranno accertati dei comportamenti irregolari da parte della vostra compagnia, potrà sanzionarla.

Chiamare in Causa La Compagnia

Se dopo tutto questo la controversia non si risolve a vostro favore, l’ultima spiaggia è quella di fare causa alla compagnia assicurativa di chi ha denunciato il falso sinistro e, nel caso in cui abbiate i suoi dati, citare anche lui in giudizio.

Installazione di Un Antifurto Satellitare o Della Scatola Nera

Per evitare di essere coinvolti in casi del genere, potete optare per l’installazione di un antifurto satellitare o della scatola nera sul vostro veicolo. Questi apparecchi, registrando i vostri dati di viaggio minuto per minuto, potranno infatti dimostrare immediatamente che siete estraneo ai fatti.

Ricordate che la vostra compagnia dovrà sostenervi in questo iter: se non lo fa, considerate di cambiarla. In questo caso fate molta attenzione, perché la nuova compagnia dovrà basarsi sull’attestato di rischio fornitole da quella precedente, per cui è probabile che vi troverete in una classe bonus-malus peggiore proprio a causa di un sinistro mai avvenuto!

Ma potete sempre chiedere all’assicurazione il risarcimento della differenza. Nel caso in cui la vostra assicurazione non vi sostenga come dovuto, potete chiedere aiuto e suggerimenti del caso chiamando il numero verde dell’Ivass 800 486661, da lunedì a venerdì (09:00-13.30).

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