Rc Auto e Car Sharing: Come Funziona

Rc Auto e Car Sharing: Come Funziona. Una delle novità più interessanti introdotte negli ultimi anni per quanto riguarda le politiche di mobilità sostenibile è sicuramente il “car sharing”.

Si tratta di un servizio che permette di utilizzare un’automobile su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio, pagando poi un importo in base all’utilizzo fatto del mezzo in questione.

L’idea del car sharing nasce originariamente come condivisione di un autoveicolo privato, solitamente tra colleghi che percorrono un itinerario simile ogni giorno.

Questo servizio offre un approccio inedito ai veicoli a quattro ruote: in pratica, si acquista l’uso effettivo del mezzo del mezzo stesso e rappresenta quindi la soluzione ideale per chi deve effettuare spostamenti brevi e frequenti. Attualmente in Italia i servizi di car sharing sono offerti solo nelle città più grandi, ovvero quelle che presentano i maggiori problemi di parcheggio e traffico.

L’offerta varia tra i noleggi condivisi creati dai Comuni e quelli predisposti dai privati e patrocinati dagli enti locali. Ma cosa succede se si è coinvolti in un sinistro con un mezzo che non è effettivamente nostro?

Come Funziona il Car Sharing

Prima di addentrarci negli aspetti assicurativi del servizio, vediamo come funziona.

Il noleggio dei mezzi destinati al car sharing viene solitamente messo a disposizione dai vari Comuni, per cui dopo l’iscrizione sarà necessario prenotare l’automobile desiderata che è distribuita in diversi parcheggi prefissati sparsi per la città, segnalando però preventivamente l’orario d’inizio e fine corsa.

Le tariffe applicate al servizio variano automaticamente in base al tempo di noleggio o alla distanza percorsa. Tuttavia, specialmente da quest’anno, il servizio viene offerto anche da diversi privati e si avvale di app dedicate e un sistema gps: le auto (di solito utilitarie) non sono legate a delle aree di parcheggio specifiche, ma sono “geolocalizzate” e possono essere prese e lasciate ovunque all’interno dell’area cittadina.

Decisamente molto più comodo! Ai clienti viene data una tessera magnetica o un codice autogenerato grazie a una app per poter aprire l’auto e far partire la propria corsa. Oltre che economici, i vantaggi del car sharing sono quindi ambientali (meno traffico e smog) e gestionali (non penso a niente se non a guidare), ma in questo secondo tipo di servizio, le tariffe favoriscono un uso legato a brevi spostamenti.

Car Sharing e Rc Auto

Vi siete mai chiesti cosa succede se l’auto viene rubata o si è coinvolti in un incidente? Innanzitutto, ciò che succederà dopo tali eventi dipenderà dalle clausole inserite nel contratto di car sharing (non tutte le società applicano le stesse regole!).

Ad ogni modo, per quanto riguarda i danni materiali all’auto propria o degli altri, bisognerà innanzitutto chiamare il “contact center” per capire quali passi compiere. Alcuni prevedono una franchigia di € 500 in caso di incidente: ciò significa che il cliente sarà tenuto a pagare una quota di € 500 anche nel caso di danno maggiore.

Altre società invece preferiscono valutare caso per caso le responsabilità del sinistro o del furto. In ogni caso sarà fondamentale inviare alla società entro pochi giorni dall’avvenimento il modulo di constatazione amichevole per riferire sui danni occorsi al mezzo, altrimenti rischierete di pagare il danno per intero!

Nei casi in cui l’auto risulti già danneggiata nel momento in cui la usiamo, dovremo segnalare via app graffi e ammaccamenti, in modo che vengano attribuiti a chi l’ha usata prima.

Per quanto riguarda invece la responsabilità civile e penale, sarà sempre il conducente a risponderne, come avviene anche in caso di divieto di sosta, limiti di velocità e il resto delle sanzioni disciplinate dal Codice della Strada.

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